Venezia, una città ricca di dettagli, angoli ricchi di storie da narrare e scorci suggestivi in grado di richiamare l’attenzione.
Piazza San Marco è il primo posto che viene in mente, location di passaggio turistica, circondata da bar e locali molto famosi.
Tra gli eventi della tradizione ancor oggi svolti in questa rinomata piazza, ricordiamo il Carnevale, specialmente l’antica Festa delle Marie, consistente nel far sfilare le 12 Marie accompagnate da sbandieratori, musicisti e damigelle d’onore e il Volo dell’Angelo o Volo della Colombina, uno degli eventi di apertura dei festeggiamenti, nel quale un uccello meccanico o una donna imbragata dal Campanile di San Marco scende giù fino al Palazzo Ducale, liberando coriandoli e caramelle sulla folla dei turisti provenienti da tutto il mondo.
Dal Tour in Gondola per i canali si potrà ottenere una prospettiva dell’intera città senza eguali, catturando le bellezze dei palazzi rivolti verso il corso d’acqua, l’armonia perfetta delle costruzioni e gli stretti vicoli che si intravedono da lontano, il tutto sarà davvero una bella avventura, cullati dal dolce movimento dell’acqua e dalle tante storie del proprio gondoliere.
Il Canalazzo come lo chiamano i veneziani, ovvero il Canal Grande attraversa la città per 4 km dividendo in due parti il centro storico. Si presenta come una S al contrario, forma ripresa tra l’altro dalle stesse gondole e in alcuni punti arriva perfino a 5 m di profondità.
Venezia consta di ben 354 ponti, una caratteristica singolare, in quanto sarà facile notare lungo il percorso tantissime “mezze lune”. Il più rinomato è il “Ponte dei Sospiri”, definito tale perché pare che i famosi sospiri siano quelli dei condannati che venivano condotti nelle carceri, i quali rivolgendo per l’ultima volta lo sguardo verso la città lasciandosi prendere dallo sconforto.
Tuttavia, negli ultimi anni il ponte più fotografato è il Ponte di Rialto, sempre affollatissimo di numerosi venditori.
Fra le tante curiosità di Venezia, spicca la sua preminenza nel campo del caffè. Ebbene sì, Venezia fu la prima città italiana a bere caffè dal 1570!
Per spostarsi in città non esistono molti modi, si può andare a piedi o in barca. Sono presenti però tanti tipi di imbarcazione oltre la gondola, il più utilizzato è il vaporetto, un “bus d’acqua” che trasporta da una parte all’altra di Venezia durante tutto il giorno.
Camminando per le strade della città, in particolare vicino alle chiese di San Polo, San Giacomo dell’Orio, Sant’Andrea de la Zirada e di Santo Stefano noterete delle lapidi particolari, quelle degli Esecutori contro le bestemmie, presenti dal 1537, quando venne istituita una magistratura per contrastare la profanazione e le bestemmie.
Non di poca importanza anche Le Gallerie dell’Accademia, custodi di una ricca collezione di dipinti dal Trecento bizantino e gotico agli artisti del Rinascimento. Tali opere sono ospitate in un complesso che unisce la chiesa di Santa Maria della Carità, il convento dei Canonici Lateranensi e la Scuola Grande di Santa Maria della Carità; alcuni esempi: Bellini, Giorgione, Veronese, Tintoretto e Tiziano, Bellotto e l’Uomo Vitruviano di Leonardo da Vinci.
Inoltre merita una visita la collezione del Museo Peggy Guggenhein, la più celebre raccolta italiana dedicata all’arte europea e americana della prima metà del 1900, presenti artisti come Pollok e Picasso, ma particolarmente accattivante è la collezione Gianni Mattioli, nella quale spiccano nomi come Sironi, Rosai, Morandi e Modigliani.
Per ultima ma non per importanza, è la Basilica dei Frati, una monumentale basilica lunga 102 m, dotata di 17 altari e una bellissima raccolta di opere. Proprio in questo luogo sono seppelliti Antonio Canova, Tiziano e Monteverdi. Nell’abside è presente l’Assunta e la Pala Pesaro di Tiziano e il Trittico dei Frati e la Madonna in trono di Bellini.
Venezia racchiude uno scrigno di meraviglie, da scoprire giorno dopo giorno come la sua eccezionale gastronomia.
La bontà dei piatti inizia dagli antipasti che sono il punto forte del posto; infatti i banconi dei “bacari” ovvero delle osterie sono colmi di “cicchetti” così chiamati dai veneziani, tutti da scegliere in base ai propri gusti come quelli con le verdure, il granchio, la soppressa con polenta o mezzo uovo con acciughe. E tra i primi sicuramente il risi e bisi, la pietanza gradita dai Dogi il 25 aprile in occasione del Santo patrono della città.