Passeggiando tra le città più belle del Gargano, vi sarà sicuramente capitato di incontrare dei colossi di legno immersi nel mare, i famosi trabucchi!
Solo tra Peschici e Vieste c’è ne sono circa trentasei!
Ma di cosa stiamo parlando?
Incredibili macchine da pesca, dal fascino marittimo, conosciute anche con il termine “trabocchi” e “bilance”, capaci di narrare tra le onde del mare la storia del Gargano.
Risalgono a circa un secolo fa e il loro utilizzo lungo gli insediamenti costieri garantiva protezione dalle invasioni e quintali di pesce! Il tutto era reso possibile da un complesso sistema di leve e argani, che solo i pescatori riuscivano a renderlo facile e utile.
Costruzioni realizzate in legno strutturale e composte da una piattaforma sul mare ancorata alla roccia da immensi tronchi di pino d’Aleppo, dai quali si riversano a qualche metro dall’acqua 2 antenne che sostennero negli anni un sistemo articolato, detto “trabocchetto”.
Ad oggi queste opere marittime sono considerate dal Gargano come un vero patrimonio monumentale da proteggere!
Sicuramente, non sarà solo un sogno rivederli alle loro memorabili gesta in futuro, in quanto lo Stato Italiano ha stanziato un ingente somma di denaro per la loro salvaguardia e restauro completo.
Se siete intenzionati a prenotare un soggiorno nel Gargano, non lasciatevi scappare l’occasione dii poter trascorrere del tempo nei trabucchi! Esatto, ad oggi questi colossi del mare sono visitabili, o meglio molti di loro sono stati ridefiniti e trasformati in splendidi ristoranti e locali!
La loro bellezza, sembra raccontare una storia che solo il mare può svelare… Il famoso poeta Gabriele D’Annunzio ne restò affascinato a tal punto da dedicarne un passaggio nel “Il trionfo della Morte”!
Opere sospese tra cielo e mare in tutta la Puglia, ma soprattutto nel “selvaggio” Gargano.